Gli aspetti positivi della tassazione in Uzbekistan: imposte basse per le società e semplificazione

L’Uzbekistan è ubicato in una zona molto complessa, sia dal punto di vista territoriale, che per i rapporti diplomatici, visti i Paesi confinanti, caratterizzati spesso da una storia basata su violente guerre e rivolte. Dal punto di vista fiscale è stata preferita la via della semplificazione, che non lascia troppo spazio all’interpretazione.

Capitale Taskent
Lingua Uzbeko (seconda lingua il russo)
Moneta Som dell’Uzbekistan
Forma Istituzionale Repubblica presidenziale
Imposte principali
  • Per le persone fisiche, a scaglioni dallo 7,5% al 20%
  • Per le società da 8% al 30%

Tassazione in Uzbekistan

C’è una netta differenza tra il trattamento fiscale riservato ai soggetti residenti e non residenti, per quanto riguarda il sistema di esenzioni che viene riservato esclusivamente ai primi. Nell base imponibile rientra la quasi totalità dei proventi, con la sola eccezione (valida per residenti e non), del capital gain che risulta esente tranne nel caso in cui sia frutto dello svolgimento di attività commerciale, o comunque non strettamente connessa alla sfera meramente finanziaria. Per quanto riguarda i dividendi, interessi e royalties, per i residenti i loro importi rientrano nella base imponibile, mentre per i non residenti vengono tassati alla fonte, con aliquota del 10% per tutti tranne le royalties tassate al 20%. In generale il prelievo fiscale avviene con aliquote progressive secondo lo scaglione di appartenenza, che viene definito di anno in anno, in funzione del salario minimo individuato dall’esecutivo:

Imponibile Aliquota
Fino a 5 volte il salario minimo annuale 7,50%
da 5 e 10 volte il salario minimo annuale 16,00%
Superate le 10 volte il salario minimo annuale 20,00%

Imposta reddito di società

Ad essere esenti sono le sole organizzazioni non commerciali. Per le altre valgono le stesse indicazioni, tra soggetti residenti e non, previsti per le persone fisiche. Tuttavia non è previsto un sistema a scaglioni, ma le aliquote variano in funzione dell’attività svolta dalla società da tassare. Le aliquote possono mutare di anno in anno, in quanto sono stabilite con un provvedimento del presidente. L’aliquota più bassa (fino ad ora al di sotto del 10%) è quella generale, mentre per le banche si ha un’aliquota intermedia (nel 2015 fissata al 15%), e quella maggiore (per l’anno di imposta al 30%) viene applicata alle società che svolgono attività di intrattenimento. Per dividendi, interessi e royalties, sono i residenti a pagare una ritenuta alla fonte del 10% per i primi due e del 20% per le ultime. I non residenti scontano aliquote più basse, se previsti accordi internazionali bilaterali (vedi anche Rientro di capitali dall’estero).

Imposta sul valore aggiunto

Tre i regimi ai fini dell’Iva che nel particolare presentano i seguenti ‘step’:

  • esente per beni di prima necessità;
  • 0% per le esportazioni ed alcuni beni definiti;
  • aliquota ordinaria per quelli restanti e le importazioni al 20%.

Accordi Internazionali

Uzbekistan ed Italia hanno stipulato un accordo contro la doppia tassazione e per lo scambio di informazioni nel 2000, diventato operativo 4 anni dopo.