Perché aprire una società offshore in Sudan?

Le numerose crisi politiche che hanno scosso il paese, e la necessità di portare stabilità, creando un alternativo perno all’economia locale rispetto al fondamentale ruolo ricoperto inizialmente dal petrolio, hanno portato i vertici del Sudan a modificare l’organizzazione del fisco ed il regime di tassazione, con l’adozione del principio di territorialità in aggiunta a quello applicato ai residenti.

Capitale Karthum
Lingua Inglese, arabo
Moneta Sterlina sudanese
Forma Istituzionale Repubblica presidenziale
Imposte principali
  • Redditi per persone fisiche aliquota 10 o 15%
  • Redditi di società dallo 0 al 35%

Tassazione in Sudan

Nonostante il Sudan sia uno Stato dotato di repubblica presidenziale, ma di stampo federale, non c’è confusione sulle leggi in materia fiscale, che sono chiare ed anche caratterizzate da essenzialità. Infatti per i non residenti, i soli redditi prodotti sul suo territorio vengono sottoposti alla tassazione locale che, nel caso di quelli percepiti dalle persone fisiche, prevede una aliquota del 15% per i redditi più elevati, una del 10% per quelli fino a 5 mila sterline sudanesi ma superiori a 300, al di sotto della quale cifre c’è esenzione. Per plusvalenze e dividendi c’è l’applicazione dell’imposta di bollo, nella misura dell’1%, e nessuna ritenuta alla fonte.

Imposta reddito società

Pur rimanendo valido il principio della territorialità per le società non residenti, per quelle residenti invece sono tassati tutti i redditi ovunque prodotti. Inoltre la tassazione avviene su un sistema a scaglioni che non è legato a soglie di reddito (vedi anche Tracciabilità dei pagamenti), ma al tipo di attività svolta, con l’esenzione per quelle agricole e la massima aliquota per le attività collegate ai prodotti petroliferi. Aliquote agevolate sono previste (pari al 10%) per attività manifatturiera od immobiliare, e (al 15%) per servizi di distribuzione o attività di servizi al commercio o mineraria, mentre l’aliquota sale nel caso di attività bancarie e comunicazione (al 30%).

Imposta sulle importazioni

Esiste un dazio sulle importazioni pari al 2% sui beni di prima necessità, che sale al 4% per tutti gli altri beni, ad eccezione dei veicoli sui quali l’aliquota sale al 6%.

Accordi internazionali

Il Sudan ha stipulato numerosi accordi, molti dei quali con Paesi africani. Per quanto riguarda la situazione italiana, non figura nell’elenco dei Paesi in Black List.