La guida al mondo offshore
Nei paesi dove vige il segreto bancario assoluto, le banche non sono obbligate a dare comunicazioni alle autorità giudiziarie, se non per fatti di grande gravità, ed in taluni casi nemmeno per essi. Si tratta di realtà in cui il segreto bancario è un diritto sancito dalla Costituzione, e dove la forza economica del Paese stesso si fonda sui capitali provenienti dall’estero (e da qui alcune agevolazioni, come tassazione assente o quasi per società che fanno lavorare residenti o reinvestono i capitali in loco, pur essendo delle società estere).
In questa categoria rientrano i Paesi caraibici, ma anche quelli dell’Asia come Hong Kong o Singapore fra tutti, oppure Panama. Per le società, grandi agevolazioni si hanno anche a Dubai. Non a caso si tratta di Paesi annoverati nella black list dalla quale invece sono usciti il sistema svizzero e il Liechtenstein. E’ comunque necessario sottolineare che nella maggior parte dei casi si tratta anche di Paesi in cui, per poter usufruire dei vantaggi dei conti offshore, bisogna essere titolari di società, per cui non sono adatti a chi cerca ‘semplicemente’ un posto sicuro e discreto per mettere da parte i propri risparmi (soprattutto Dubai, Singapore e Hong Kong sono adatti ai grandi capitali).
Poi ci sono dei posti dove il segreto bancario c’è, ma è diventato più costoso, come il caso dell’Andorra che ha aumentato la tassazione sui rendimenti dei capitali dei non residenti fino al 35%.
La coesione di un sistema bancario europeo effettiva, in un futuro non troppo lontano, punta ad eliminare il segreto bancario tra banche ed autorità. Infatti Bruxelles sta lavorando per ottenere un trattamento analogo anche dal Principato di Monaco (per modificare appunto il sistema bancario monegasco), spingendo sul fatto che i Paesi che non si adegueranno rischiano di restare tagliati fuori da una serie di agevolazioni.
Un discorso che invece non va a toccare altre realtà, che non mostrano alcuna intenzione di modificare le proprie leggi in materia, nonostante le pressioni già fatte a livello internazionale. Se si ha il tempo e abbastanza capitali per trarne un reale vantaggio, allora le ipotesi migliori rimangono quelle dell’Asia, dei Caraibi e di Panama.