La guida al mondo offshore
Ciò si concretizza principalmente con l’elevato segreto bancario: gli istituti di credito non rivelano, a chiunque dovesse farne richiesta, la titolarità dei conti correnti, rendendo così possibile l’occultamento dei capitali.
Un livello tale di riservatezza è stato (fino al 2009) la caratteristica, ad esempio, dello stato di San Marino, provocando un enorme afflusso di capitali che venivano trasportati, opportunamente occultati, da italiani o da prestanome.
Tipiche dei paradisi bancari sono operazioni di private insurance. Si tratta di un servizio che unisce in sé le caratteristiche dell’amministrazione patrimoniale (il più comune investimento effettuato nei paradisi bancari; con o senza delega) e quelle del private banking, sotto forma di servizio assicurativo di polizza vita.
È un tipo di contratto molto diffuso presso società con sede in Irlanda, Liechtenstein e Lussemburgo; è legato alla vita del contraente, e quindi potrà essere sciolto al suo decesso o con il riscatto anticipato, e si concretizza, generalmente, con l’apertura di un conto, su cui viene versato il premio, che può avere come sottostanti vari strumenti finanziari, quote societarie, liquidità e molto altro.
Altra operazione che trova larga applicazione è quella del trust, attraverso cui un soggetto detto settlor destina ad un altro soggetto detto trustee un patrimonio. Il trustee, la cui attività può eventualmente essere posta sotto il controllo di un protector, deve amministrare tale valore a favore di uno o più beneficiari indicati (o indicabili successivamente).
Come possiamo vedere, quindi, i paradisi bancari sono scelti principalmente per l’amministrazione di ingenti patrimoni. Alcuni paesi prevedono strumenti ad hoc per facilitare le operazioni di questo tipo, come ad esempio: