Box System e World wide Income: le caratteristiche peculiari della tassazione nei Paesi Bassi

I Paesi Bassi sono, fin dalla nascita della Ue, uno degli Stati con il maggior “peso fiscale” gravante sui contribuenti (soprattutto a causa degli oneri sociali) che godono, di contro, di elevati livelli qualitativi assistenziali.

Capitale Amsterdam
Lingua Olandese e frisone
Moneta Euro
Forma Istituzionale Monarchia costituzionale
Imposte principali
  • Imposta sulle persone fisiche con aliquote progressive a scaglioni, o fisse a seconda del box di appartenenza
  • Imposta persone giuridiche: fino al 25%

Tuttavia a causa della crisi sono stati introdotti dei correttivi atti proprio a ridurre il peso delle imposte sull’aspetto previdenziale. Il sistema fiscale si basa sia su imposte di tipo diretto che di tipo indiretto, ed anziché sfruttare il classico sistema a scaglioni, adottato dalla maggioranza dei Paesi, applica quello che è stato chiamato box System.

Tassazione nei Paesi Bassi

La tassazione sulle persone fisiche è organizzata in tre box ed entrando nel particolare:

  • nel primo vanno i redditi da lavoro dipendente o da locazione, per i quali si applica un sistema a scaglioni con aliquote progressive, che partono dal 36,25% per i redditi fino a poco meno di 20 mila euro, per poi salire al 42%,fino a quella massima è del 52%. Per i pensionati sono previste aliquote agevolate per i primi due scaglioni, così come per i dipendenti e pensionati da lavori di tipo pubblico;
  • nel secondo ‘gruppo’ vanno i redditi derivanti da partecipazioni in azioni o certificati con tassa fissa al 25%;
  • nel terzo box, che ‘contiene’ i proventi con rendimenti almeno al 4%, si sconta un’aliquota fissa del 30%.

Esistono sistemi che sfruttano i crediti di imposta e che tengono in considerazione anche i carichi familiari. Per l’applicazione delle imposte si sfrutta il sistema del world-wide income.

Imposta reddito di società

Anche per la società si applica il sistema della worldwide taxation. Quindi le società residenti (e si intendono tali anche quelle registrate altrove che abbiano qui la sede legale, o altre condizioni per cui si possa applicare il principio della residenza) sono tassate per i redditi ovunque prodotti mentre le non residenti solo per quelli percepiti qui. Le aliquote fiscali sono: del 20% al di sotto della base imponibile di 200 mila euro, e 25% al di sopra. L’applicazione delle aliquote avviene sugli scaglioni di appartenenza, considerato che per quelle fino a 200 mila euro si applica comunque l’aliquota del 20% mentre per le somme eccedenti, si applica la seconda (ad esempio su 300 mila euro, 200 mila pagano l’aliquota al 20% mentre i 100 mila euro scontano quella al 25%).

Imposta sul valore aggiunto

L’aliquota ordinaria è al 21%, mentre per quella ridotta, applicata solo a determinati beni (considerati di prima necessità), si applica quella al 6% (vedi anche Partita iva comunitaria).

Accordi internazionali

Con l’Italia è stato firmato l’accordo contro la doppia tassazione, che risale al 1990, ratificata e diventata attiva a partire dal 1993.