Come cercare e trovare un lavoro all’estero: le possibili alternative

Quando si pensa alle offerte di lavoro all’estero si è portati a focalizzare la propria attenzione ai villaggi turistici che, nel 2015/16, hanno riaperto le assunzioni su molte posizioni (quindi soprattutto nella ristorazione, con la figura del cuoco come la più gettonata, ma anche l’animazione, ecc) o alle piattaforme petrolifere, che dalla loro parte hanno il fatto di garantire, a fronte di una situazione abbastanza votata al sacrificio, una retribuzione medio-elevata anche per figure che mancano di una specializzazione di livello molto avanzato.

Ci sono numerose ragioni per le quali vale la pena mettersi a cercare lavoro all’estero, ma almeno due, stringendo su un piano meramente pratico, si presentano come quelle preferenziali e cioè:

  • la possibilità di trovare impiego che in Italia si trova a fatica, seguendo al contempo anche un iter di perfezionamento in una lingua straniera;
  • avere la possibilità di reperire lavori che in Italia non sono ben retribuiti o che non esistono affatto.

Come cercare lavoro all’estero

Le vie percorribili sono fondamentalmente tre, se non si hanno dei riferimenti diretti e nel particolare:

  • Cercare sui siti generalisti italiani, che raccolgono anche le richieste di lavoro all’estero, come una semplice vetrina. Il vantaggio è che c’è molta scelta, mentre tra gli svantaggi vi è la difficoltà di avere informazioni maggiori (e certe) riguardo agli inserzionisti (vedi anche Quanto si guadagna lavorando all’estero);
  • Andare sui siti stranieri, che di norma contengono offerte di carattere più specifico e specialistico, con in più la possibilità di poter fare una preselezione tramite l’invio del proprio curriculum (vedi anche Tassazione in Albania). Gli svantaggi sono rappresentati dal numero abbastanza ridotto dei siti presenti online, e il ridotto ventaglio di offerte disponibili per le differenti figure. Tra i vantaggi ci sono invece una ricerca più mirata, e il contatto ‘semi-diretto’ con l’inserzionista, anche se è difficile trovare inserzioni su posizioni che non rimandino a determinate competenze (come le ragazze alla pari o camerieri, mentre c’è una buona scelta per figure più referenziate);
  • Siti che fanno da tramite come valore aggiunto ad altri tipi di compiti svolti, accogliendo le richieste di inserzioni fatte proprio da italiani che ormai vivono e lavorano all’estero, e che cercano collaboratori in Italia. Qui il vantaggio sta soprattutto nella più facile reperibilità della fonte e, di conseguenza, nella possibilità di avere informazioni specifiche sul vitto e alloggio o altre sistemazioni, ecc. In quest’ambito troviamo ad esempio le associazioni di farmacisti che offrono lavoro in Inghilterra (vedi anche Tassazione in Usa).