Aprire un’attività in Nigeria: informazioni utili

La Nigeria ha lasciato a lungo che il peso fiscale rimanesse ben al di sotto della media degli altri Paesi africani, ma a causa della crisi economica ha ormai scelto l’orientamento su un adeguamento del carico fiscale. Ciò che è già realtà invece è l’ammodernamento delle infrastrutture attraverso le quali procedere ai pagamenti, a partire dall’introduzione di software che permettono di presentare dichiarazioni online e pagamento delle imposte tramite home banking. Ovviamente anche il processo di modernizzazione ha un suo prezzo.

Capitale Abuj
Lingua Inglese, e numerose lingue africane locali
Moneta Naira nigeriano
Forma Istituzionale Repubblica federale
Imposte principali
  • Persone fisiche dal 7% al 24%
  • Per le società la minima 30% con alcune eccezioni

Tassazione in Nigeria

La tassazione sulle persone fisiche colpisce i redditi ovunque prodotti (Nigeria o altrove) se si è residenti, mentre per i non residenti solo quelli prodotti sul territorio. La competenza delle leggi fiscali sui redditi di persone fisiche è a livello federale. Il sistema applicato è basato su aliquote progressive, con un sistema a scaglioni puro, senza correttivi dovuti a importi minimi legati ai vari scaglioni (vedi anche Regime dei minimi).

In tutto ci sono sei scaglioni, con aliquote crescenti, che partono da quella minima del 7% a quella massima del 24%. La base imponibile è costituita da tutti i proventi, indipendentemente dall’origine (lavoro dipendente, autonomi, rendite, ecc). Dividendi ed interessi (ad eccezione di quelli derivanti da libretti di risparmio con importo depositato a determinate soglie) vedono una ritenuta alla fonte, sia se percepiti da residenti che non, con aliquota al 10%. Ci sono aliquote ridotte nel caso di specifici trattati, per i non residenti, stipulati con i Paesi di appartenenza.

Imposta reddito di società

Le società straniere con una sede stabile in Nigeria, vedono tassati i soli proventi prodotti dalla sede nel territorio, mentre quelle nigeriane vedono i proventi tassati ovunque prodotti. E’ previsto un sistema di detrazioni e deduzioni che permettono di ridurre la base imponibile, e ci sono alcune agevolazioni per le società che operano da meno di 4 anni nel settore agricolo e alimentare, e quelle con partecipazione da parte di capitali stranieri in misura pari ad almeno il 25%.

La tassazione più elevata spetta alle società che operano nel settore petrolifero, con un’aliquota massima dell’85%, con possibile riduzione per quelle che lavorano nel settore da meno di 5 anni (che scende al 67,5%) e agevolazioni con riduzione al 50% per quelle che collaborano con la NNPC. Per le società che operano in altri settori l’aliquota (sia residenti che non) è del 30%. Tuttavia c’è da rilevare che sono al vaglio numerose proposte per modificare le aliquote fiscali. Le royalties, tranne alcune eccezioni, sono tassate alla fonte con aliquota al 10%.

Imposta sul valore aggiunto

Esistono al momento solo due aliquote: 5% (per la quale si punta a un futuro aumento fino a triplicarla), e 0%. I beni primari, come alimenti, servizi sanitari, medicinali, ecc, invece sono esenti.

Accordi Internazionali

Da questo punto di vista, soprattutto in tema di “Doppia imposizione” la Nigeria non è stata molto prolifica. Infatti con l’Italia esiste solo un accordo che punta ad eliminare il rischio di doppia imposizione solo per alcuni settori (marittimo e trasporto aereo). Ci sono invece accordi per la stimolazione e il sostegno degli investimenti.