La guida al mondo offshore
Ma soprattutto che quelli che erano entusiasti di una piattaforma nel 2014, l’anno prima o quello dopo, hanno spostato frequentemente le proprie preferenze su un’altra. Quali le motivazioni? Sicuramente si tratta di aspetti non imputabili alle caratteristiche della piattaforma presa in esame, spesso immutate, quanto all’evoluzione delle necessità e del livello di esperienza (e di conseguenza del tipo di uso che viene fatto della piattaforma stessa) maturato dai vari traders.
Bisogna procedere ponendosi una serie di domande (vedi anche Cos’è il transfer pricing). La prima interessa il livello di esperienza del trader, perché sotto questo punto di vista non si può prescindere da tre requisiti indispensabili:
Se invece si opera in modo più professionale si può cercare anche una piattaforma più complessa, ma senza rinunciare a una certa possibilità di personalizzazione. La seconda domanda a cui bisogna rispondere è sul tipo di trading che si vuole fare e di conseguenza sulle strategie da attuare (con possibilità di poter fare trading mobile, a seconda dei tipi di strumenti di analisi presenti, la qualità e profondità dello Storico, ecc). Infine non bisogna trascurare mai la parte del supporto o servizio di assistenza clienti, preferendo le situazioni in cui si può avere assistenza ‘madrelingua’ (vedi anche Cos’è lo smurfing).