La guida al mondo offshore
Nella definizione inglese si comprende bene la finalità diretta di questo meccanismo, che permette di pulire in modo rapido denaro di provenienza illecita, così da renderlo allo stesso tempo fruttifero di altri proventi legali. Con il loan back i soggetti coinvolti nel riciclaggio (si tratta spesso di prestanome), chiedono dei prestiti offrendo delle garanzie personali. I finanziamenti ottenuti servono per avviare attività produttive o commerciali oppure per rilevare delle aziende, proseguendo l’attività di produzione. I prestiti vengono garantiti tramite fondi, certificati di deposito al portatore, ecc, ed anche restituiti, usando il denaro da sottoporre a lavaggio.
Si tratta di un meccanismo facile da eseguire. Inoltre mentre nella maggior parte dei casi il riciclaggio viene effettuato coinvolgendo banche ubicate in Paesi che non hanno norme antiriciclaggio molto solide, con il loan back si può procedere anche in Stati dove il livello di controllo è più elevato, facendo un po più attenzione alle garanzie personali offerte.
I requisiti di cui bisogna essere in possesso per chiudere le pratiche di finanziamento non destano sospetti e non fanno scattare i meccanismi di controllo (vedi Tracciabilità pagamenti). Inoltre si tratta di una procedura che ha bassi costi di ripulitura, il che rende i guadagni legati ad attività illecite più elevati fin da subito, con l’aggiunta degli ulteriori proventi derivanti dalle attività acquistate o avviate (infatti non si tratta di aziende di facciata, ma di veri e propri business messi in piedi per funzionare e fruttare).
Le attività che possono essere acquistate od avviate appartengono a qualsiasi settore produttivo e merceologico, dal semplice bar a una azienda con numerosi dipendenti.