La guida al mondo offshore
Ciò non toglie che, soprattutto nella fase di start up, in virtù di una tassazione abbastanza agevolata, sono moltissime le società che nascono e svolgono la propria attività in Paesi stranieri, riferendosi preferenzialmente a Malta, dove l’ authority presente ha stabilito un regolamento atto a garantire gli utenti, ma allo stesso tempo andando incontro a chi vuole essere operativo in tempi rapidi e senza eccessive lungaggini burocratiche (vedi anche Migliori banche offshore).
Indipendentemente dal Paese scelto come sede, la prima cosa da fare è quella di richiedere l’autorizzazione all’autorità competente, che in Italia è, come accennato, l’AAMS. Qui ci può essere un limite in quanto in Italia non sono previste chance di intraprendere l’iter rilasciate alle start up, a differenza di quanto succede in Inghilterra od a Malta.
In senso assoluto devono essere rispettate alcune condizioni e requisiti minimi che vanno richiesti comunque alle autorità competenti in ciascun Paese sia come fatturato, che come organico, supporto informatico, software impiegato, ecc. Ad esempio negli ultimi tempi l’AAMS richiedeva un fatturato nei due anni precedenti, per poter passare al rilascio della licenza del casino nella forma online, almeno pari a 1,5 milioni di euro. Per questa ragione alcuni iniziano operando prima all’estero sfruttando le leggi più soft in Paesi meno rigidi, e poi eventualmente ampliano la scelta richiedendo la licenza anche all’AAMS.
Di norma le licenze vengono rilasciate a tranche di 5 anni in cinque anni, ovviamente nelle successive fasi di rinnovo. Al momento del rilascio si paga un costo variabile, che in media oscilla tra i 2500 euro (come nel caso di Malta) ai 6500 euro. A questi si aggiungono altri costi, che possono essere variabili o fissi, e che dipendono anche dal tipo di licenza scelto.
Infine ci sono le spese legate alle imposte che possono essere forfettarie, sulla base di tranche di fatturato, oppure con un fisso. Nella maggior parte dei casi comunque per i primi 6 mesi (che sono anche quelli di “prova”) si paga una tassazione diversa rispetto a quelli successivi (sempre nel caso di Malta di 4600 euro nel periodo agevolato e poi 6400 per il restante periodo di licenza che è pari a 5 anni). La tempistica va da un minimo di 6 mesi a un maggior orizzonte temporale a seconda delle possibilità che si hanno per mettersi in regola con quanto richiesto dal regolamento dell’ Authority stessa.