La guida al mondo offshore
Capitale | Roma |
Lingua | Italiano |
Moneta | Euro |
Forma Istituzionale | Repubblica parlamentare |
Imposte principali |
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Ciò ha portato alla nascita di un elevato numero di società di consulenza specializzate nella creazione di società offshore per offrire sia un’ampia prospettiva di internazionalizzazione, ma anche una riorganizzazione delle strutture così da garantire un risparmio fiscale attraverso progetti di vera e propria “ingegneria fiscale”. Ciascuna società o agenzia di consulenza propone differenti tipologie di società off shore od anonime, in relazione al tipo di Paese scelto come meta per la costituzione (anche di una sua succursale).
Il principio di fondo è quello della tassazione su base contributiva, con aliquota progressiva, basata su un sistema a scaglioni, per i redditi delle persone fisiche, i redditi da lavoro autonomo e quelli delle società. Invece per i redditi da capitale, i redditi diversi e i redditi fondiari vengono applicate aliquote fisse (ovvero svincolate dalle capacità contributive, ed eventualmente essere più eque, ove previsto, dall’introduzione di detrazioni). L’Irpef per i redditi delle persone fisiche è l’imposta principale alla quale si aggiungono le imposte che hanno carattere regionale e comunale (con le due addizionali relative). Le aliquote vanno per l’Irpef dal 23% al 43%. Bisogna poi aggiungere, quando presente, anche il contributo di solidarietà, che ha però carattere eccezionale. Le rendite da capital gain sono sottoposte ad aliquota del 26%, con prelievo alla fonte.
Sulle società oltre all’ Ires, c’è l Ireg nel caso delle società con persona giuridica. Bisogna aggiungere l’Irap, imposta di carattere locale. I più c’è l’imposta Itf, la Ivie e la Ivafe, e l’Iva (4%, 10% e 22%), compresa la Vies. Quindi oltre alle questioni legate al peso fiscale considerevole, c’è anche la questione delle oggettive difficoltà di seguire un sistema complesso (vedi anche Partita Iva comunitaria).
Le alternative sono sempre due: una è quella di rivolgersi agli studi che offrono questo servizio nei paesi meta della propria scelta; l’altro è quello di rivolgersi agli studi o agenzie specializzate che hanno sede in Italia (vedi ad esempio OPM Corporation) e che, nella maggior parte dei casi, consentono di evadere una buona parte delle pratiche online (quindi non obbligano a trasferimenti anche solo ricognitivi all’estero). Invece le tariffe ed i costi sono molto variabili, e spesso sono condizionati da consulenze di tipo personalizzato.
L’Italia ha stipulato accordi con: Argentina, Venezuela, Australia e Nuova Zelanda, Albania, Armenia e Macedonia, Arabia Saudita e Kuwait, Pakistan e Qatar, Algeria, Austria, Spagna e Portogallo, Kirghisistan, Tagikistan , Azerbaijan e Kazakhistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Bangladesh e India, Indonesia e Malaysia, Mauritius e Sri Lanka, Senegal, Singapore, , Messico, Brasile, Belgio e Lussemburgo, Paesi Bassi, Bulgaria e Bielorussia, Romania e Repubblica ceca, Repubblica Slovacca e regno Unito, Corea del Sud, Cina e Giappone, Singapore, Congo, Canada e Usa, Cipro e Malta, Costa d’Avorio e Marocco, Croazia, Estonia, Lettonia e Lituania, Polonia, Moldova, Svizzera, Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia, Ecuador, Etiopia e Ghana, Emirati Arabi e Giordania, Israele e Libano, Egitto, Russia, Filippine, Francia e Germania, Grecia, Georgia, Irlanda e Islanda, ex Jugoslavia (Bosnia Herzegovina, Montenegro e Serbia), Mozambico, Oman, Siria, San Marino, Slovenia, Sud Africa e Tanzania, Trinidad e Tobago, Thailandia, Ucrania, Tunisia e Turchia, Uganda, Vietnam, Ungheria.