Investimento in oro: vantaggi e svantaggi

Conviene investire in oro nel 2016? La risposta è senza dubbio positiva, infatti anche per quest’anno, tra i beni rifugio per eccellenza troviamo l’oro, soprattutto per la possibilità di effettuare un investimento di tipo fisico, che uno di tipo finanziario.

Prima di vedere come fare, e cercare di conoscere le possibili alternative, bisogna tener ben presente il principio di fondo che anima ogni tipo di investimento, ovvero che, nella scelta del canale da prediligere, non si deve porre in secondo piano la motivazione che spinge a sostenere quel tipo di investimento specifico. Una volta compreso questo si possono definire le regole generali da tenere sempre ferme e presenti nelle proprie scelte operative.

L’investimento “fisico”: lingotti o monete?

Per chi vuole investire in oro dovrebbe essere chiaro che lo scopo è quello di acquistare un bene con l’obiettivo di venderlo nel momento in cui le quotazioni raggiungono livelli soddisfacenti. In questo ottica non si devono considerare investimenti gli acquisti di gioielli, che hanno prezzi notevolmente maggiori rispetto al valore dell’oro intrinseco. Quindi si devono valutare come scelta le monete (ma qui ci possono essere anche valutazioni che ricadono nella numismatica) e i lingotti (che costituiscono l’alternativa minore).

Per valutare e calcolare il prezzo dell’oro si deve considerare la quotazione o il prezzo di quel momento in funzione del peso (si considera solo l’oro puro ovvero 999,99 carati), con l’aggiunta dello spread applicato dall’intermediario utilizzato. Trattandosi di oro fisico bisogna anche considerare le spese di mantenimento e custodia in luoghi sicuri.

Quindi nel momento in cui si va a vendere si devono considerare il valore di quel momento (prezzo per grammi), aggiungere le spese sostenute (spread e spese di custodia pagati), calcolando come guadagno solo la parte eccedente la somma complessivamente ottenuta. E’ consigliato rivolgersi solo a intermediari autorizzati con esperienza. Gli svantaggi sono sia nella suddetta necessità di conservazione e custodia (che aumentano con l’aumentare della quantità di oro da conservare), che le difficoltà che si possono incontrare nella rivendita specialmente se si deve agire con urgenza.

L’investimento finanziario: ampia scelta ma con il rischio di cambio

Esistono tanti strumenti finanziari che usano l’oro come sottostante (tra le materie prime), come Etf, Etc, Futures, Cfd, Opzioni (vedi anche Come investire in opzioni binarie), a cui si aggiungono le azioni di società che trattano l’oro. In tutti questi casi non si hanno i problemi legati alla custodia (vedi anche Migliori banche svizzere), si hanno investimenti facili da rendere liquidi, ma che di contro possono essere altamente volatili, e che devono considerare, per alcune tipologie, anche il rischio di cambio. Tutto questo rende l’investimento finanziario sull’oro valido specialmente in un’ottica di diversificazione e all’interno di opportune strategie di hedging.