Diamanti, un investimento davvero sicuro: consigli pratici

Ci sono alcuni beni di “lusso” che sono considerati un investimento. Ciò non è sempre vero, a meno che non abbiano determinate caratteristiche. Questo diventa particolarmente importante quando si sceglie di investire in diamanti: perché si possa parlare di un vero investimento è infatti necessario che il diamante abbia la certificazione di origine e quella rilasciata da gemmologi autorizzati.

Per quanto invece riguarda le caratteristiche principali di questo tipo di impiego dei propri risparmi e dei vantaggi o svantaggi collegati, per farsi delle opinioni ben più chiare, è sconsigliato rivolgersi a forum, ma è bene riferirsi a società specializzate, in grado di fornire tutte le documentazioni necessarie anche per comprendere pienamente le logiche che rendono questo mercato uno dei più solidi al mondo.

Quanto condizionano i mercati valutari o quelli finanziari?

Il primo aspetto che emerge in modo chiaro dai grafici sul trend storico, è che le quotazioni dei diamanti non sono condizionati dagli apprezzamenti o deprezzamenti delle principali valute (vedi anche Miglior broker forex), e tanto meno dai ribassi di borsa. Si tratta infatti di un mercato a sé stante, che può beneficiare leggermente di periodi di profonda crisi di un altro settore, ma che non subisce le oscillazioni di altri beni rifugio (come ad esempio l’oro).

Dai grafici, ad esempio, è evidente che anche in due anni in coda alla crisi, come il 2015 e il 2016, l’andamento continua a segnare una modesta salita delle quotazioni, con un trend per lo più costante come accaduto nel pieno della crisi stessa. La mancanza di oscillazioni e volatilità rende i diamanti quindi un ottimo investimento, ma viste anche le difficoltà che si possono incontrare nella monetizzazione in caso di emergenze improvvise (per non svendere) è bene non destinare a questo investimento più del 10 o 15% dei propri risparmi (vedi anche Come fare trading senza tasse).

Quali gli svantaggi?

Investire in diamanti non è propriamente per tutti, e bisogna munirsi di pazienza, abbracciando un orizzonte temporale non inferiore ai 5 anni (da sempre sono considerati una modalità di investimento generazionale, che si trasmette agli eredi senza dover pagare tasse di successione). Non si ha moltissima scelta per i referenti attraverso i quali si deve passare. Di contro, pur non avendo obblighi di custodia, è sconsigliato non organizzarsi con criteri di protezione elevati, perché se di per sé non portano al rischio di perdita di valore sui mercati, sono ad elevato rischio di furto.

Andamento valutazione Diamanti

Se prendiamo l’andamento del valore dei diamanti dal 1993 ad oggi, paragonandolo a quello dell’inflazione, di uno dei principali indici come l’Eurostoxx50 e il bene rifugio per eccellenza rappresentato dall’oro, notiamo degli aspetti molto interessanti:

  • il trend del valore dei diamanti, paragonato all’andamento dell’inflazione mostra una crescita costante del valore che rimane sempre ben al di sopra del valore di quest’ultima;
  • rispetto al trend dell’Eurostoxx50, ci sono periodi in cui l’indice permette guadagni maggiori, ma in modo non costante e guardando al valore raggiunto dai diamanti nel settembre del 2016, si è ben al di sopra della soglia dei 200 punti percentuali, mentre l’altro non ha superato la soglia del 185%;
  • l’oro ha permesso guadagni maggiori in determinati periodi, ma espone al rischio di perdite, non avendo un trend costante ed è quindi molto meno prevedibile e meno sicuro.