La guida al mondo offshore
La risposta non è univoca (e questo è valido tanto per il 2016 quanto per gli altri anni a venire), soprattutto a causa delle numerose sfumature che gli investimenti, appartenenti anche ad uno stesso segmento, possono assumere (soprattutto dal punto di vista temporale, con la semplicistica suddivisione in impieghi a breve termine, medio termine e lungo termine). E’ quindi possibile semplificare la ricerca e di conseguenza la scelta? Sotto questo punto di vista si può stare tranquilli, una volta compresi dei semplici meccanismi a cui ispirarsi (vedi anche Comprare casa all’estero).
La prima cosa da fare è chiarire con sé stessi cosa ci si attende da un investimento sicuro, partendo proprio dal significato che personalmente si attribuisce alla sicurezza. Se ad esempio si ha l’idea di un prodotto finanziario che non porti all’abbassamento del capitale indipendentemente dall’orizzonte temporale, allora le alternative si riducono a quelli che vengono classificati come forme di “deposito” che sono:
In aggiunta si possono prendere in considerazione Bot, buoni postali (ma se non si ha fretta), Pct ed eventualmente (facendo attenzione ai costi di sottoscrizione e di gestione) i fondi comuni di tipo monetario (sconsigliati anch’essi nel brevissimo periodo per le difficoltà di recuperare i costi fissi). Ovviamente in tutti questi casi non si può parlare di impieghi del proprio capitale “redditizi” in senso stretto, ma vanno viste come delle forme di ‘messa a frutto’ dei risparmi, a bassissimo rischio (vedi anche Investire in Grecia).
Se si è disposti a prolungare il tempo a disposizione (la parola d’ordine diventa perciò: “pazienza”!), si aumenta la remunerazione e, nel contempo, si arricchisce il proprio portafogli con delle ulteriori alternative.
Se il rapporto tra la redditività e la sicurezza può essere invertito, dando priorità più ad un aspetto piuttosto che ad un altro, allora uno strumento sempre molto valido, capace di sfruttare le forme di investimento più aggressive e speculative (con sfondo azionario o almeno bilanciato), è rappresentato dai Pac. I piani di accumulo, per chi ha costanza e pazienza (ovviamente l’orizzonte temporale deve dilatarsi e concentrarsi sul lungo periodo obbligatoriamente), riescono infatti a comprimere il rischio (puntando sulla diversificazione e sui benefici di un’entrata differita nel corso del tempo) anche se ovviamente non possono essere considerati propriamente investimenti di tipo sicuro e garantito.