La guida al mondo offshore
Capitale | Saint Peter Port |
Lingua | Inglese |
Moneta | Sterlina del guernsey e britannica |
Forma Istituzionale | Dipendente dalla Corona Britannica |
Imposte principali |
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Data la sua posizione è facile comprendere i forti legami che intercorrono con il governo inglese, e non a caso da un punto di vista formale il capo del governo è proprio la corona inglese, ma di fatto gode di piena autonomia nella propria gestione, fatte eccezioni solo per le questioni di carattere sovranazionale, principalmente legate alla sicurezza.
Non si tratta di un Paese Ue, con la quale comunque ha un rapporto privilegiato, il che lo fa rientrare, per il sistema di tassazione, tra i “paradisi fiscali” europei a fiscalità agevolata.
Le tasse sulle persone fisiche sono pari al 20%, che vengono applicate ai residenti (compresi quelli ‘non esclusivamente residenti’ ed i ‘principalmente’) per i redditi ovunque prodotti.
Tranne che per i residenti si può ottenere la tassazione del 20% solo per quelli ivi prodotti (se si accetta di pagare la tassazione minima fissata a 27 mila sterline). E’ inoltre previsto un complesso sistema di esenzioni, per importi fissi che vengono calcolati in relazione allo stato civile ed all’età del contribuente. Non c’è tassazione (vale anche per le società) degli interessi attivi, dividendi e royalties.
Sono previste tre differenti aliquote (vedi anche Domiciliazione legale), che vengono applicate guardando alla fonte che produce il reddito da sottoporre a tassazione, che vanno dallo 0% al 20%. Nel dettaglio:
Non è prevista.
Dal 2002 sono stati stipulati molti accordi per la doppia tassazione. Non solo Guernsey è uno dei Paesi più attivi, nello sviluppo di negoziati, atti a intensificare lo scambio di informazioni, al fine di scoraggiare l’evasione fiscale, un problema che viene vissuto con grandi disagi proprio all’interno del territorio, visto l’esiguo numero di contribuenti residenti che vanta.