Giamaica: tassazione ed eventuali esenzioni

Da un Paese come la Giamaica dove gli eccessi superano la normalità e con un tasso di criminalità molto elevato, ci si aspetterebbe un trattamento fiscale ugualmente libertino, almeno al pari di altri Paesi legati o facenti capo al Commowealth. Invece la realtà è molto complessa, le aliquote fiscali non sono molto convenienti, ma è soprattutto il sistema burocratico a costituire un grande ostacolo, a causa di una dilagante corruzione. Il primo settore del Paese è quello del turismo ed a seguire quello dei servizi in generale. Sta crescendo il settore agricolo.

Capitale Kingston
Lingua Inglese, creolo giamaicano
Moneta Dollaro giamaicano
Forma Istituzionale Monarchia parlamentare – Commowealth
Imposte principali
  • Su reddito delle società pari al 33,33%
  • Su reddito personale dal 25%

Tassazione in Giamaica

Sono pochi i casi di esenzione applicati, che comunque riguardano quasi esclusivamente i residenti od i proventi di società quotate giamaicane. Il sistema di tassazione è piuttosto esteso, coprendo anche il settore immobiliare, turistico e dei servizi. Ci possono essere forme di esenzione dal pagamento delle imposte per un periodo di tempo (che oscilla da un minimo di 5 anni ad un massimo di 10 anni) per l’avvio di quelle attività che portino un contributo all’economia locale, creazione di posti di lavoro, ecc.

Imposta reddito società

Sia per i redditi di società che per quelli personali, le plusvalenze patrimoniali non sono sottoposte a tassazione. Invece i redditi di società non residenti scontano la stessa aliquota forfettaria del 33,33% di quelle residenti, e per evitare la doppia tassazione, in alcuni casi va richiesta una specie di esenzione per quelli pagati altrove.

Per i redditi personali l’aliquota è del 25%. Il capital gain proveniente da società quotate nella Borsa giamaicana sono invece esentasse.

Imposta sulle importazioni

Sono previste imposte sia come dazi sull’importazione che sono variabili, che l’iva con un’aliquota del 16,5%.

Accordi internazionali

Esistono numerosi accordi fiscali bilaterali, ma nell’elenco dei Paesi con i quali si è giunti ad accordi per evitare la doppia tassazione non figura, almeno per il momento, l’Italia (che conferma ancora la Giamaica nella black list). I Paesi interessati sono, tutti quelli del Commowealth, e più nello specifico: Stati Uniti e Canada, Regno Unito e Israele, Comunità Caraibica, la Repubblica Popolare Cinese, la Danimarca, Norvegia e Svezia, Francia, Germania e Svizzera.