La guida al mondo offshore
Capitale | Parigi |
Lingua | Francese |
Moneta | Euro |
Forma Istituzionale | Repubblica presidenziale |
Imposte principali |
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Per le persone fisiche si adotta il principio di tassazione in funzione della territorialità dei redditi prodotti. I residenti sono quindi tassati sui redditi ottenuti non solo in Francia ma anche all’estero mentre i ‘non fiscalmente residenti’, solo per quelli prodotti all’interno dei suoi confini.
Per essere fiscalmente residenti in Francia bisogna avere un immobile (considerata abitazione principale) o trascorrervi più di 183 giorni l’anno, avere qui il centro principale dei propri interessi e un’attività capace di produrre reddito.
Esiste inoltre la tassazione sugli immobili, per cui chi possiede una casa in territorio francese (e non è considerato residente) ha l’obbligo di pagamento almeno del “reddito” da immobile (se non si hanno altri redditi personali), che è fissato in misura pari a 3 volte il valore immobiliare dello stesso dal punto di vista delle locazioni, con determinazione così della base imponibile.
Invece per l’applicazione delle aliquote si tiene conto, anche per i redditi prodotti da professioni o da lavoro dipendente, ecc, dei quozienti familiari.
A riguardo per calcolare la base imponibile, si sommano i redditi di tutto il nucleo familiare, poi si applica il quoziente di divisione, e sulla base del risultato ottenuto, si ha l’inserimento nello specifico scaglione, che determina anche l’aliquota che verrà applicata.
Per la tassazione delle società si tiene conto della natura giuridica e di quella dell’attività svolta. I due principi cardine in sintesi sono sia quello della territorialità, che quello del credito d’imposta. Sono previste delle agevolazioni, fino a delle esenzioni, se l’installazione della società avviene in zone considerate deboli o svantaggiate dal punto di vista economico e produttivo. Anche per i redditi delle società vale il principio di territorialità (con tassazione dei redditi ivi prodotti o percepiti). E’ presente la possibilità di pagamento delle imposte in regime di consolidamento, per alcune realtà di gruppi societari (inglobando in quello francese anche i redditi prodotti dalle altre ‘parti’ del gruppo che operano altrove).
Ci sono quattro aliquote: quella ordinaria è fissata al 20%, poi segue quella al 10% (per alcuni beni importati), quella 5,5% (beni di prima necessità) ed infine, per le attività di intrattenimento, al 2,1%.
La Francia ha firmato numerosi accordi contro la doppia tassazione e per scoraggiare l’evasione fiscale. Con l’Italia sono attivi quello contro la doppia imposizione, quello sull’accordo simultaneo per lo scambio di informazioni e quello amministrativo sulle verifiche fiscali.