Differenza tra evasione ed elusione fiscale

I concetti di evasione ed elusione fiscale vengono spesso, erroneamente, accomunati e considerati sinonimi.

Con il termine “evasione” fiscale indichiamo tutti quei comportamenti illeciti, in quanto espressamente vietati dalle norme tributarie, volti alla riduzione o alla totale eliminazione del prelievo fiscale.

Parliamo di “elusione” fiscale, invece, di fronte ad operazioni volte ad aggirare la legge per beneficiare di un’imposizione fiscale minore rispetto a quella prevista.

L’elusione è il ricorso a tutte quelle operazioni che, pur nel totale rispetto della legge, consentono di ottenere un carico fiscale ridotto o dilazionato nel tempo. A tal ragione, negli ultimi tempi, si è sviluppata una vera e propria “materia” denominata Ingegneria fiscale, praticata da professionisti che, grazie alla loro conoscenza dei vari regimi tributari dei paradisi fiscali o dei paesi a bassa imposizione, riescono a consigliare ai clienti le operazioni da eseguire per pagare meno tasse.

La padronanza delle norme fiscali è molto importante poiché molti stati offrono vantaggi solo a particolari categorie di soggetti: l’esperto dovrà consigliare come e dove investire dopo aver analizzato il settore in cui opera il cliente.

Per i vari stati non è possibile calcolare con precisione il livello di tasse non incassate per via di queste operazioni, ma recenti studi hanno stabilito che il fenomeno è in espansione e che, prevedibilmente, ad eludere sono principalmente le società di grosse dimensioni e i cittadini più ricchi.

Per fronteggiare il fenomeno esistono norme antielusive, tuttavia, queste comportano ingenti costi amministrativi dovuti ai mezzi necessari per effettuare gli accertamenti patrimoniali e comportano spesso grosse controversie giudiziarie. L’operazione più difficile da condurre è l’accertamento della legittimità di un’operazione commerciale, verificando che questa non sia artificiale e volta al semplice aggiramento di una norma fiscale.

Vedi anche il Transfer Pricing