Vantaggi e svantaggi dell’e-commerce offshore

Aprire una società off shore per poter svolgere un’attività di e-commerce? Sembra facile, rapido ed a costi contenuti, almeno sulla carta, ma quali sono gli effetti da un punto di vista fiscale? A dispetto di quanto si possa pensare, infatti, l’aspetto della “pianificazione” necessaria per poter individuare sia il paese più adatto dove aprire la propria società off shore (vedi anche Come investire all’estero), ma anche per la determinazione delle caratteristiche della stessa è importante quanto per una società legata ad un’attività più tradizionale.

Dove si pagano le tasse?

Bisogna fare un distinguo in base al tipo di società aperta, ovvero se questa è stata dotata di personalità giuridica (come una tipica srl), oppure no. Solo nel primo caso la società ha una propria “persona”, che la rende perfettamente distinta dal titolare. Quindi avendo sede in un Paese diverso dall’Italia (scelto in modo opportuno anche in base agli accordi eventualmente stipulati tra lo stato italiano e quello scelto per la creazione della società), la tassazione avverrebbe con le aliquote previste nel Paese estero e non in quello italiano. Ora bisogna considerare la posizione del titolare dell’azienda e della sua residenza, poiché, se residente in Italia, vedrebbe sottoposti alla normale tassazione del fisco italiano le somme da lui percepite a titolo di reddito personale. Tuttavia per i maggiori poteri che il fisco ha via via conquistato per inasprire la lotta contro l’evasione fiscale (vedi anche Tracciabilità pagamenti), bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti importanti per evitare che si cada nella rete degli 007 sguinzagliati dall’Agenzia delle Entrate. L’e-commerce si presta molto allo svolgimento di un’attività internazionale, ma se questa si concentra praticamente solo entro i confini italiani, allora la tranquillità di un’attività svolta legalmente potrebbe vacillare.

Quali rischi?

La normativa fiscale italiana è piena di cavilli e leggi che possono provocare non pochi problemi di interpretazione, ma se ci si affida ad un esperto si può trovare una soluzione ideale, sia per alleggerire la pressione fiscale, che per non finire all’interno del confine della illegalità. Ad esempio nel caso della società srl aperta all’estero è meglio coinvolgere un socio residente nel Paese scelto ed indicare come referente un direttore locale. Il mercato di riferimento, infine, dovrebbe essere realmente internazionalizzato, cercando di raggiungere sacche di clienti oltre i Paesi della Ue.