La guida al mondo offshore
Tra i Paesi meno problematici nell’apertura di un conto deposito estero, si conferma anche per il 2015 Malta (che continua a non richiedere la residenza, e pochi documenti essenziali). Procedure non complicate nella maggior parte dei Paesi Ue, anche se in molti stati si possono riscontrare le difficoltà legate all’identificazione che impone un incontro, almeno una volta, con il personale della banca (ostacolo presente anche in Svizzera).
Trattandosi di conti deposito, quindi incentrati sulla massimizzazione del rendimento visto che l’apertura avviene in Paesi che non sono tenuti ad offrire le stesse garanzie di cui si usufruirebbe nel proprio Paese, accontentarsi di rendimenti esigui è fuori discussione per la maggior parte degli interessati. Ciò non toglie che laddove i rendimenti sono stratosferici, rispetto all’atmosfera italiana, bisogna rendersi conto che qualche rischio in più si incontra inevitabilmente. Ad esempio, per tutto il 2015, i rendimenti più interessanti sono stati offerti dal sistema bancario della Bielorussia, laddove si supera il 28% (ma non a caso si tratta di un Paese in cui l’inflazione è prossima al 20%). Dove i rendimenti medi lordi invece si confermano tra i più bassi c’è la Spagna, con una media dello 0,30%, seguita dalla Germania con uno 0,40%. Il tutto se paragonato alla situazione italiana rende più chiaro il quadro complessivo, con una media dell’1,20%, con la Grecia che è intorno all’1,70%. Ovviamente, dato l’obbligo di pagamento dell’Ivafe, bisogna guardare ai rendimenti netti.
Sopra ai 5 mila euro scatta il pagamento dell’imposta di bollo, mentre l’aliquota Ivafe è ormai del 2% e si paga sul valore depositato e per il periodo in cui le somme sono rimaste sul conto deposito estero. Come formalità, bisogna effettuare la compilazione del quadro RW (con l’inserimento dei codici “4043” per il saldo, “4047” per l’acconto prima rata, “4048” pagamento in una sola soluzione). La soglia al di sotto della quale si è esentati dall’obbligo di compilazione della dichiarazione è di 10 mila euro, che sale a 15 mila euro a partire dal 2016.