La guida al mondo offshore
In entrambi i casi si tratta di conti bancari di tipo “corrente”, che nascono quindi per consentire la gestione della liquidità dei titolari (di norma si possono avere anche più intestatari, con un numero massimo che, a seconda della banca, può essere di due o 4 persone). Ovviamente rientrando tra i “rapporti bancari” non si può aprire un vero e proprio conto deposito ad esempio con ‘Poste Italiane’, che sopperisce a questa mancanza tramite l’uso dei libretti postali.
L’apertura di un conto deposito oggi può essere effettuata comodamente online (come ampiamente dimostrato soprattutto nelle fasi di debutto con il Conto Arancio di Ing Direct), e non sempre impone l’esistenza e la titolarità di un conto vero e proprio di appoggio, visto che alcune banche permettono di utilizzare come base l’uso di carte conto (un esempio lo troviamo con CheBanca).
La risposta è solo apparentemente semplice, visto che si potrebbe pensare di confrontare semplicemente i rendimenti delle varie proposte presenti in un dato momento, ed attendere, dopo l’apertura, che gli interessi maturati vengano accreditati. In realtà le varie proposte delle banche non sono sempre direttamente confrontabili, sia perché in alcuni casi si hanno interessi calcolati e liquidati in modo anticipato sui conti deposito vincolati (che sono quelli che permettono di raggiungere le maggiori remunerazioni, rispetto a quelli liberi che offrono, tranne per alcune promozioni, davvero poco) mentre nella maggioranza dei casi sono posticipati (liquidati alla scadenza del vincolo), e sia per le condizioni da rispettare per ottenere i rendimenti più appetibili che, solo in parte, sono legati alla durata del vincolo scelto (vedi anche Come investire oggi). Ci sono quindi alcuni elementi da valutare con attenzione cioè:
Una volta data una risposta a ciascuna di queste domande, bisogna considerare altri due aspetti: