La guida al mondo offshore
Nell’ambito del nostro continente, potremmo mettere a confronto i vari regimi fiscali per valutare dove sia più conveniente “fare impresa”. Tralasciando le eccezioni, rappresentate da incentivi a particolari settori economici o a zone geografiche circoscritte (come ad esempio le zone franche urbane) potremmo paragonare la pressione fiscale tenendo in considerazioni imposte simili, come le corporate tax, che in Europa vanno da un minimo del 9% in Montenegro, fino al 35% di Malta, passando dal 33,33% francese o il 12,50 irlandese.
Questo singolo valore, però, non è sufficiente per dare un giudizio sui vantaggi (o svantaggi) della scelta di uno di questi paesi come sede della propria azienda, poiché molti altri fattori vanno ponderati.
E allora affidiamoci al “mercato”: il paese che vanta il maggior numero di sedi legali di multinazionali operanti in ogni angolo d’Europa, è senza ombra di dubbio il Lussemburgo, il quale offre il giusto mix tra:
Da sempre migliaia di holding scelgono come loro sede il piccolo stato situato tra Belgio, Francia e Germania, sfruttando principalmente l’esenzione fiscale sui dividendi derivanti da partecipazioni, sulle plusvalenze, sugli interessi da obbligazioni, depositi bancari e sui finanziamenti a favore delle controllate.