Guidare un’auto aziendale: limitazioni e formalismi burocratici

Per questioni fiscali può convenire intestare l’auto ad una società, anche se l’uso del mezzo per questioni meramente personali è diventato un po più complesso, soprattutto a partire dal novembre del 2014, entrata in vigore della nuova disciplina che ha riorganizzato i casi in cui ci deve essere obbligo di indicazione dei soggetti che possono guidare l’auto stessa (che si applica solo ad auto e moto, e lascia esclusi gli autocarri e gli altri mezzi che hanno bisogno di particolari autorizzazioni).

Auto intestata ad una società: chi può guidarla?

Tecnicamente il problema potrebbe riguardare la polizza auto, in quanto non tutte le compagnie di assicurazione, in un caso simile, coprono tutti i possibili guidatori, restringendo la tutela a coloro che sono indicati o autorizzati (vedi anche Partita iva comunitaria). Come normativa di base bisogna riferirsi in generale all’articolo 82 del codice della strada, che non prevede restrizioni per l’uso dell’auto (che può essere guidata anche dai familiari di uno dei soci) a meno che non si tratti di un autocarro o se la conduzione del veicolo è dietro compenso. Il discorso vale anche nel caso in cui si tratti di un’auto intestata ad una società estera (vedi anche Come aprire una società offshore). Nel caso in cui abbia targhe italiane non ci sono ulteriori formalità a cui adempiere, mentre se ha targhe estere si ha tempo un anno, dal momento in cui sono stati compiuti gli adempimenti e obblighi doganali, per passare alle targhe italiane.

Gli obblighi di aggiornamento e comunicazione della carta di circolazione

Dall’autunno del 2014 nel caso di un’auto data per uso esclusivo e personale a un dipendente per almeno 30 giorni consecutivi, si deve provvedere all’annotazione nella carta di circolazione. Nel caso di uso dell’auto in modo promiscuo oppure come benefit le annotazioni alla carta di circolazione non sono invece necessarie.

Le difficoltà di un’auto intestata a una società chiusa

Secondo dei recenti orientamenti della giurisprudenza una società chiusa cessa la sua totale esistenza per cui vengono recisi i rapporti con tutte le pendenze e le proprietà in essere. Ciò provoca non pochi problemi nel caso di trasferimento della proprietà di un’auto ad essa intestata. Nel caso di acquisto bisogna, in primis, procedere alla ricostruzione della storia societaria, controllando al registro del Pra la storia dell’auto e dei suoi passaggi ed assicurarsi che non ci siano insidie nascoste, come procedimenti concorsuali o fallimentari in corso.