Affitti brevi: come funzionano e quando convengono

La formula degli affitti brevi sta diventando un business sempre più apprezzato tanto dal lato dell’offerta quanto da quello della domanda, poiché mette al riparo dal rischio di avere a che fare con inquilini morosi e pratiche di sfratto, e permette al contempo di ottenere dei rendimenti medi più elevati rispetto ad un affitto annuale (vedi anche Come fare soldi in modo sicuro).

La scelta del tipo di target di clientela dipende sia dai periodi di maggiore affluenza (turistica o per lavoro tra le principali motivazioni) che dal tipo di contratto che si vuole stipulare, oltre che dalla presenza di normative regionali specifiche (ad esempio la normativa è molto chiara in Lombardia).

Con o senza partita Iva?

Anche se in misura limitata, anche chi non ha una partita Iva può utilizzare gli affitti brevi per mettere a frutto il proprio appartamento (vedi anche Rimborso Iva). In questo caso però non si può parlare di un vero e proprio business, che richiederebbe l’iscrizione al registro delle imprese, la Comunicazione Unica, ecc.

In assenza di partita iva si hanno limiti tanto per gli immobili da affittare in regola (generalmente non più di uno), che per la durata che a sua volta è condizionata dal tipo di contratto che si va ad utilizzare (molto usato è quello dell’affitto della casa vacanza che ha una durata massima di 29 notti).

Per chi invece sceglie di usare gli affitti brevi come fonte di reddito derivante dalla propria attività, allora si possono usare anche contratti come quello di foresteria oppure di locazione transitoria.

Caratteristiche generali e tipologia d’immobile da affittare

  • 1 – Si parla di affitti brevi solo se si concede l’uso esclusivo di un immobile per un periodo limitato (a partire da 2 notti);
  • 2 – La scelta della zona e della tipologia di arredamento sono condizionati dal tipo di clientela a cui ci si vuole rivolgere (turisti o chi viaggia per lavoro) e dalla città in cui si affitta (Roma, Milano, Torino, ecc prevedono esigenze differenti e quindi anche budget diversificati);
  • 3 – L’appartamento deve essere funzionale al target di clientela interessata: per le famiglie saranno da ‘ritagliare’ spazi da ‘vivere insieme’ mentre per i lavoratori ‘fuori sede’ si dovrà creare uno spazio lavoro e una zona attrezzata (ad esempio con ferro da stiro, ecc);
  • 4 – E’ necessario che gli impianti siano a norma, ed è caldamente consigliata la stipula di una polizza a copertura di eventuali danni.