La guida al mondo offshore
Capitale | Gerusalemme |
Lingua | Ebraico |
Moneta | Nuovo siclo israeliano |
Forma Istituzionale | Repubblica parlamentare |
Imposte principali |
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La base fiscale viene determinata sommando tutti i redditi percepiti indipendentemente dal settore di provenienza (lavoro dipendente, autonomo, di impresa, da locazione, ecc), sia per i residenti che per i non residenti, se prodotti nel territorio di Israele. In più i residenti vedono tassati i redditi percepiti ovunque prodotti. Le ‘persone fisiche’ sono sottoposte ad aliquote in base agli scaglioni di appartenenza, che per il 2016 sono stati rivisti, arrivando alla tabella seguente:
Nuovo siclo israeliano | Aliquote |
Fino a 63.240 | 10% |
Da 63.241 a 108.000 | 14% |
Da 108.001 a 167.880 | 21% |
Da 168.881 a 239.760 | 31% |
Da 239.761 a 501.480 | 34% |
Da 501.480 a 811.560 | 48% |
Oltre 811.560 | 50% |
Ci sono però alcune eccezioni, che sono:
Per il 2016 è stata programmata la riduzione dell’aliquota delle società dal 26,5% al 17% (con un primo step dal 26,5% al 25%). Per la determinazione della base imponibile si usa lo stesso criterio adottato per i redditi delle persone fisiche.
Esiste in aggiunta un sistema di agevolazioni, che prevede l’applicazione di aliquote ridotte, che sono determinate a seconda del settore in cui si opera e della zona geografica in cui si decide di andare ad operare. Ci sono numerosi incentivi, pagati dallo stato, per settori considerati di particolare importanza, come nell’ambito della ricerca e sviluppo, con contributi che vanno dal 20% fino al 50% della spesa sostenuta per la ricerca stessa.
Le royalties, gli interessi e i dividendi scontano un’aliquota del 25%. Ci sono a anche qui delle eccezioni, fino all’esenzione per i dividendi che passano da una società israeliana ad un’altra società israeliana. Agevolazioni anche per le holding israeliane che acquistano partecipazioni in società straniere, che possono andare dall’esenzione all’applicazione di aliquote agevolate (vedi anche Investimenti sicuri).
L’Iva ha subito nel 2016 una modesta riduzione, dal 18% al 17%, ma secondo i programmi annunciati dal governo si vorrebbe ridurre ancora in futuro. L’imposta è dovuta se si raggiunge un volume di affari di almeno 100.000 ILS. Per alcuni beni è prevista l’aliquota allo 0% (servizi turistici, trasporto aereo e marittimo, vendita della frutta).
Israele è membro dell’ Ocse dal 2010. Ha stipulato più di 50 accordi contro la doppia tassazione ed in particolare con l’Italia la firma risale alla ratifica avvenuta con la legge n. 371 del 9 ottobre 1997. L’entrata in vigore c’è stata alla fine dell’estate del 1998.